mercoledì, gennaio 06, 2010

Adesso è inverno sul serio

Due (forse tre) settimane di gelo e neve su mezza Italia, a una persona normale dovrebbero bastare per avere forte la sensazione dell'inverno. A me no. A me servono due cose affinché non solo il cervello, ma anche tutto il resto si sintonizzi sull'idea dell'inverno, del freddo pungente, del brutto tempo, delle giornate corte.


La prima è il profumo del calicantus, questo arbusto semisecco e un po' sgraziato, che sembra sia sempre lì lì per morire, e invece è proprio fatto così, burbero e scontroso. Infatti fiorisce d'inverno, senza nessuna fretta, quando gli sembra il momento giusto, quando riesce a intercettare qualche ora di raro sole invernale. Tutto quello che ha di dolce e amichevole deve averlo messo nel profumo dei suoi fiori, che spandono un aroma delicatissimo in grado di colpirti le narici quando meno te lo aspetti. Passeggi per strata pensando agli affari tuoi e all'improvviso, zot! il profumo del calicantus. Quando abitavo a casa dei miei, e due piante di calicantus le avevamo in giardino, era uso tagliarne qualche ramoscello fiorito e metterlo in salotto: profumava tutto l'ambiente per giorni. A me non sembra inverno finché non sento il profumo del calicantus, e qualche giorno fa l'ho sentito: in modo inaspettato e sorprendente, com'è giusto che sia.


Poi c'è il pettirosso. Per anni e anni da quando ero piccola (diciamo pure qualcosa tipo trent'anni), puntuale ogni inverno, a un certo punto mio padre mi chiamava in cucina e, dalla porta a vetri, mi indicava una macchiolina saltellante nel giardino, dicendomi: "Hai visto? E' tornato il nostro pettirosso!"
Figuriamoci se per trent'anni poteva essere lo stesso pettirosso a tornare fedelmente; eppure, non c'è stato inverno in cui un pettirosso (forse una dinastia: nonno, padre, figlio, nipote...) non sia venuto a mangiare le bricioline di pane di fronte al portico. A me non sembra inverno finché non vedo un pettirosso, e stamattina ne ho visto uno nel cortile di una casa del mio quartiere, becchettare qua e là. Con la stessa saltellitudine del "nostro" pettirosso di campagna, così da farmi fare un bel respiro di aria fredda e, finalmente, davvero invernale.

2 commenti:

jaime sommers ha detto...

Mode nostalgico ON: ANCHE MIA MAMMA, aveva quest'abitudine, di fare una specie di danza propiziatoria "è-arrivato-l'inverno" quando scorgeva dalla finestra il SUO amico pettirosso che tornava (!) puntuale (!!) ogni inverno (!!!) ad appollaiarsi sul kiwi dietro la finestra del soggiorno...
Indimenticati fotogrammi che si ricolorano del tutto inaspettatamente...

Swan ha detto...

E' una fra le cose belle dei blog: scoprire, grazie alle chiacchiere casuali di qualuno, che hai delle cose in comune con quel qualcuno. :-)